PERMANENZA DEL CORPO DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO NELLA SUA CITTA'

PERMANENZA DEL CORPO DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO NELLA SUA CITTÀ: 23 FEB - 3 APR 2013

40 giorni speciali con san Giuseppe

Se fosse un cantante si direbbe che "va in tour". Ma siccome è un santo, allora "va in peregrinatio", pellegrino qua e là anche da morto. Si tratta di san Giuseppe da Copertino, vissuto tra il 1603 e il 1663, metà a Copertino e metà in giro per conventi del centro Italia.

Una vita avventurosa come un romanzo, vissuta nell'umiltà e nell'obbedienza, perché "l'obbedienza, diceva, è la carrozza per il paradiso". Una vita a tutta prova, arricchita dai carismi divini. Il più appariscente è il volo: levitazione orizzontale, dicono i teologi mistici. Unico tra i santi della Chiesa. Tutti sanno che è "il Santo dei voli". Acclamato dal popolo, processato e assolto dall'Inquisizione, poi  per sempre segregato nei conventi.

Quest'anno ricorre il 350° della sua morte. Copertino e Osimo già da tempo sono in movimento. L'iniziativa a prova di grandi folle è la "peregrinatio" per città e paesi del Salento e di mezza Italia. Dal 23 febbraio, quando è giunto a Copertino, al 14 maggio, quando da Assisi farà rientro a Osimo.

A Copertino l'Urna del Corpo del Santo è rimasta quasi sempre alla Grottella. Nella settimana 16-23 marzo ha fatto tappa alla Chiesa Madre e al Santuario san Giuseppe della città; poi passaggio alla Madonna della Grazia di Galatone, quindi breve soggiorno a Casarano e Poggiardo.

A Copertino pellegrinaggi quotidiani di paesani e forestieri: famiglie, parrocchie, istituti scolastici, movimenti ecclesiali, clero diocesano e frati minori conventuali di Puglia.

Non sono mancate iniziative culturali. Il Convegno di studio su Santità e modernità di san Giuseppe da Copertino (15-16 marzo) al Castello di Copertino. Il prof. Mario Spedicato,  dell'Università di Lecce, e padre Michele Pellegrini, Ministro provinciale dei frati minori conventuali di Puglia, hanno coordinato le giornate animate da una quindicina di relazioni di docenti universitari (Lecce, Napoli, Coimbra) e di altri studiosi. Uno sguardo interdisciplinare, ricco di suggestioni affascinanti, che ha permesso al folto pubblico una comprensione a tutto tondo del Santo copertinese.

Due eventi teatrali: Giuseppe Boccaperta di Biagio Metrangolo, musiche di Primo Alemanno, Compagnia Scena Muta di Ivan Raganato, il 24 febbraio; Sospettato di santità, il "processo" del Santo davanti all'Inquisizione di Napoli, testi di Cosimo Trono e regia di Franco Camisa, il 17 marzo. Due Mostre: Estemporanea internazionale di pittura a cura dell'Archeoclub di Copertino, 8-10 marzo; Mostra itinerante San Giuseppe  nel mondo, curata da Casello 13, presso il Castello di Lecce, 17-23 marzo. Momenti per i giovani, a cura della Gi.Fra. di Copertino: la Veglia notturna nella Grottella, 2-3 marzo; la Via Crucis  dal città alla Grottella,  il 27 marzo.

Dominante su tutto è stato l'affettuoso pellegrinaggio quotidiano alla  Grottella, luogo caro a san Giuseppe, perché sua residenza per 17 anni e punto di riferimento nostalgico per il resto della vita, lontano dalla sua terra. Il Santo ha fatto il pieno di confidenze e invocazioni. Per i copertinesi san Giuseppe rappresenta una figura di riferimento di tipo familiare. Come per un parente lontano che, rientrando risveglia forte emotività e, ripartendo lascia dentro un senso di vuoto e  di nostalgia.

La preghiera di saluto al termine dei 40 giorni, ha condensato gioia, commozione, lacrime, certezze e memorie: "Abbiamo parlato cuore a cuore con te. Ci hai ascoltati con attenzione amorosa. Ci hai incoraggiati alla sequela di Cristo, alla scuola di Maria, tua e nostra Madre. La tua vita è per noi un patrimonio di bene che arricchisce noi, la nostra città e la Chiesa intera. Ti salutiamo con  tanta gioia e con il cuore pieno di nostalgia. Rimani sempre con noi, sostieni i nostri passi incerti e i nostri entusiasmi infantili. Buon viaggio e arrivederci, san Giuseppe!"

Giovanni G. Iasi

 
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