Arte e storia nell’antico refettorio francescano alla Grottella

Arte e storia nell’antico refettorio francescano alla Grottella

mostra: “TRA CIELO E TERRA – ANTICHI E PREZIOSI RELIQUIARI- IL DONO DI FRA GIUSEPPE ALLA GROTTELLA

Il Centro di Documentazione Josephina, dei Frati Minori Conventuali di Puglia, gestito dall’Associazione Amici della Grottella, presenta la II edizione di “Arte e storia nell’antico refettorio francescano alla Grottella”, con la mostra: “TRA CIELO E TERRA – ANTICHI E PREZIOSI RELIQUIARI- IL DONO DI FRA GIUSEPPE ALLA GROTTELLA”.

L’esposizione di quest’anno sarà dedicata alle statuette reliquiario che nella seconda metà del seicento ornavano l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria della Grottella: “un tesoro celeste non solo per le reliquie, che costituivano un paradiso in terra, ma anche per la ricchezza delle decorazioni. Si legge in un documento dell’epoca.

Il culto dei santi, da sempre considerati intercessori presso Dio, e la consuetudine di conservare e venerare le loro reliquie (letteralmente “resti”), ebbero grande impulso nel seicento. Oggetti di fede vissuta, testimonianze storico artistiche di indubbio valore, le statuette reliquiario della Grottella, contenevano, le reliquie di santi e sante, che fra Giuseppe da Copertino, nel dicembre del 1650, inviò da Assisi, come dono alla Chiesa della Madonna della Grottella affinché in essa fossero venerate.

Alessandra Marulli responsabile storico artistica del centro studi Josephino e studiosa di iconografia Josephina, attraverso uno studio archivistico e confrontando diversi documenti dell’epoca e attraverso foto d’inizio novecento (l’altare venne smembrato nel 1960) ha potuto ricostruire la loro identità e storia.

Si potranno ammirare le statuette dei santi della tradizione cristiana: S. Valentino, S. Celestino, S. Vincenzo di Saragozza, S. Petronio, S. Pio I papa, ma anche di martiri di epoca romana come S. Romano soldato romano che si convertì assistendo al martirio di San Lorenzo, Santa Celerina matrona romana dell’epoca di Valeriano insieme ad altri provenienti dall’Oriente cristiano, come san Flaviano arcivescovo di Costantinopoli o san Anastasio monaco persiano.

Dieci statuette (un tempo rivestite in foglia oro) straordinarie nei volti e nelle forme degli abiti, cesellati dalla mano di uno degli artisti di maggior rilievo nel panorama artistico salentino. La studiosa attraverso analogie e affinità stilistiche e temporali ne attribuisce con molta probabilità, la paternità allo scultore copertinese Ambrogio Martinelli che negli stessi anni portava a termine il grandioso altare di San Domenico di Guzman, nella Chiesa dei Domenicani a Copertino.

In particolare si potrà prendere visione della lettera (in copia), scritta dallo stesso frate (conservata nel Santuario di San Giuseppe da Copertino). Da questa apprendiamo che le reliquie furono donate al nostro fra Giuseppe, da due grandi cardinali della Chiesa Cattolica: il cardinale Marzio Ginetti (Roma, 1585-1671) e il cardinale Francesco Angelo Rapaccioli (Roma, 1605-1657). Quest’ultimo fu vescovo di Terni e amico di fra Giuseppe. Il frate di Copertino divenne suo consigliere nel periodo assisano. Straordinaria è poi la storia dell’autentica, fatta dal Santo, della reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo che il cardinale portava sempre sul suo petto. Nella cattedrale di santa Firminia a Terni si conserva un affresco del miracolo.

La mostra sarà visitabile martedì 2 aprile, festa della “Grottella”, dalle 9,00 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30.

Nel Centro di Documentazione Josephina, che raccoglie le opere (letterarie e artistiche) del Santo, sarà possibile ammirare ancora la grande tela settecentesca che ritrae il Santo in volo con la croce e che ornava un tempo l’altare di San Giuseppe da Copertino, nella Chiesa di santa Maria della Grottella. Per la sezione di collezioni antiche che lo scorso anno vide l’esposizione dei primi testi sulla vita del Santo, quest’anno sarà in mostra un’immaginetta devozionale del 1907, con raffigurato il miracolo della croce, stampata in cromolitografia, con imprimatur dell’arcidiocesi di Milano, (dalla collezione del sig. Amleto Guida), a testimonianza dell’ardore e la venerazione verso il nostro Santo concittadino.

Alessandra Marulli

Responsabile storico-artistica e per la pubblicizzazione Centro di Documentazione Josephina

Copertino, 27 marzo, 2024


Locandina della Mostra