Presentazione del libro "Vita di San Giuseppe da Copertino", di Giacomo Roncalli (OFMConv.), a cura di Padre Bonaventura Danza.

L'incontro si è svolto presso il Salone del Vescovo del Santuario S. Maria della Grottella, sabato 27 novembre 2010, ore 18:30.

Dopo i saluti da parte delle autorità religiose e civili presenti, si è entrati nel vivo della manifestazione culturale con gli interventi dei relatori: padre Donato Grilli della Comunità dei Frati del Santuario S. Giuseppe da Copertino e di padre Bonaventura Danza OFMConv., amante della cultura e dei libri, nonché bibliotecario per 40 anni presso il Collegio Seraphicum di Roma nella Biblioteca della Pontificia Facoltà Teologica S. Bonaventura.

In apertura, fra Donato ha presentato padre Roncalli, autore della biografia del Santo, ed ha ripercorso le tappe che lo hanno portato alla produzione del testo, già pronto nel 1667. In particolare ha sottolineato le difficoltà incontrate dall'autore nonostante l'alto entusiasmo profuso, al punto da essere richiamato dal Sant'Ufficio di Roma per aver favorito il culto del Santo Confratello in vita. Ha aggiunto inoltre che lo stesso autore ha partecipato al Processo informativo di Osimo (1665 - '67), deponendo il 28 novembre 1665.

Padre Grilli è passato poi ad illustrare il contenuto del libro curato da padre Bonaventura Danza che si articola in 3 parti: la prima riguarda l'aspetto storico - biografico del frate copertinese fra Giuseppe Desa; la seconda presenta l'esercizio delle virtù teologali e cardinali nonché la devozione verso la Vergine Santissima e i Santi; la 3^ presenta contenuti del manoscritto di P. Vincenzo Mercatelli che ha raccolto gli episodi salienti della vita di fra Giuseppe Desa durante il periodo da lui vissuto tra i frati Cappuccini (1653 - 1657).

Nelle parole di fra Donato il travaglio umano di fra Giuseppe Desa, il cammino verso la santità, le sofferenze patite e la spiritualità conquistata. Egli ha ricordato infine quanto fu scritto nel 1984 sul Bollettino "Il Santo dei Voli" n° 5 sett - ott, a proposito di quest'opera, ossia, il caldo augurio affinché l'opera non rimanesse cimelio di archivio ma vedesse la luce quale valido contributo alla bibliografia del Santo e anche quale giusto omaggio all'autore che tanto fervore aveva profuso nella stesura della stessa.

Augurio che oggi si è concretizzato.

Padre Danza ha somministrato piccole pillole josephine per la salute culturale degli ascoltatori, evidenziando le qualità strabilianti del Santo:

• San Giuseppe non era il boccaperta che si vuole far passare, egli era saggio anche se non aveva l'intelligenza esercitata dei dotti.
• San Giuseppe è un miracolo; le sue parole ci mostrano una sensibilità morbida.
• San Giuseppe è poeta di Dio attraverso la contemplazione della natura.
• San Giuseppe è l'ilarità personificata.
• San Giuseppe è colui che dialoga con satana e si impone su di lui.
• San Giuseppe scopre il dono della ineffabilità che solo a lui Dio ha riservato.
• San Giuseppe è uomo sapiente che riesce a coinvolgere profondamente l'altro.

Ma la pillola più salutare è stata l'accostamento del Santo al Leopardi, sottolineando la differenza tra l'Infinito del poeta e l'infinito del Santo. Per padre Danza, lo sguardo del poeta si ferma al di qua dei monti, quello del Santo va oltre i monti e si affaccia all'Infinito: Dio.

Antonio Leo

immagini della serata

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