Progetto: In cammino per conoscere, capire, amare San Giuseppe da Copertino
Le prime fasi
Luglio 2005: l’Associazione Amici della Grottella, nel riconoscere alle Comunità Scolastiche Cittadine gli sforzi profusi in preparazione all’evento del IV Centenario della nascita di San Giuseppe, rivolge un appello ai Dirigenti Scolastici affinché all’interno del POF d’Istituto continuino a trovare spazio iniziative mirate alla conoscenza del Santo e della Grottella. Suggerisce due modalità operative:
a. la scelta dell’annualità del corso nella quale sviluppare a diversi livelli di approfondimento le tematiche Josefine; tanto, al fine di raggiungere tutti gli alunni;
b. la predisposizione di una sola manifestazione cittadina per anno.
Settembre 2005: il primo incontro con i Dirigenti Scolastici si svolge presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Bachelet”:
a. si acquisisce la condivisione personale da parte dei Dirigenti della proposta d’inserimento del progetto San Giuseppe nel POF di ogni Istituto;
b. emerge la volontà di orientare obiettivi e metodi di lavoro su un piano di ricerca più scientifica, spostando l’asse operativo da una metodologia di tipo compilativo ad una di tipo sperimentale, privilegiando lo studio del contesto ambientale, storico, artistico, musicale, sociale, letterario del ‘600;
c. si intende lavorare nella ricerca delle emozioni provate da San Giuseppe e sul tipo di incidenza che queste hanno avuto nello sviluppo della sua formazione umana e spirituale;
d. si ritiene inoltre di affidare all’Associazione Amici della Grottella, con il supporto unitario di tutte le Scuole, il coordinamento della manifestazione cittadina. La stessa dovrà svolgersi ogni anno con la partecipazione di tutte le scuole e il tema di essa verrà scelto di anno in anno dalla Scuola capofila di turno (a rotazione).
Ottobre 2005: il secondo incontro con i Dirigenti Scolastici viene allargato ai Docenti Referenti ed agli Operatori comunque coinvolti nel Progetto:
a. viene evidenziata ancor più e meglio la dimensione pedagogico-didattica che si intende dare al progetto: non un sapere voluto e imposto dagli adulti, ma un cammino più organico che deve vedere l’alunno ricercatore delle informazioni e non fruitore delle stesse;
b. si ribadisce la centralità della conoscenza del nostro Santo e, solo in subordine, la manifestazione sul territorio al termine del lavoro eseguito o l’organizzazione di altre attività comunque e sempre successive alla fase di apprendimento,
c. si ritiene opportuno dare priorità perciò alla strutturazione dei percorsi didattici, cioè delle U.D.A. (Unità di Apprendimento) Josefine, fissando per ogni ordine scolastico il tipo di conoscenze che si intende far possedere agli alunni, l’utilizzo degli strumenti didattici più vicini al loro mondo (internet, musica, ecc.) ed il coinvolgimento dei ragazzi stessi nella individuazione del “come fare ricerca su San Giuseppe”;
d. si concorda la costituzione di n° 4 Gruppi di Docenti suddivisi per ordine scolastico: Infanzia, Primaria, Media 1° grado e Superiore, per la strutturazione delle U.D.A. che costituiranno a partire dall’anno scolastico 2006-’07 parte integrante della programmazione di religione e verranno svolte dallo stesso docente nell’annualità di corso stabilita;
e. si decide di accantonare per questo primo anno la manifestazione sul territorio.
A questo punto, il progetto josefino presenta delineati due piani di lavoro: il primo è rivolto a tutti gli alunni dei diversi segmenti scolastici e della annualità prescelta ed attiene solo al docente di religione, il secondo, relativo alla manifestazione cittadina, interesserà solo un gruppo di alunni per Comunità Scolastica che lavoreranno, in orario extrascolastico, sul tema della manifestazione scelto di anno in anno dalla scuola capofila. Non si esclude tuttavia ai Docenti che lo vogliano, la possibilità di far lavorare le proprie classi sullo stesso tema della manifestazione, in orario curricolare.
Novembre 2005: presso la Sala Francescana di Cultura del Santuario San Giuseppe da Copertino si incontrano i Gruppi di Lavoro per fissare il tema delle U.D.A. e stabilire le annualità del corso in cui esse dovranno essere sviluppate. Emergono i seguenti risultati:
per la scuola dell’Infanzia l’Affettività in Giuseppe Desa ultimo anno
per la scuola Primaria la Curiosità e la Ludicità quarto anno
per la scuola Media 1° grado il Sogno ed il Progetto di Vita secondo anno
per la scuola Superiore l’umanità in Giuseppe Desa quarto anno
Novembre 2005 – Maggio 2006: i Gruppi di Lavoro elaborano le U.D.A. sui temi scelti e definiscono per ciascuna di esse obiettivi, contenuti, strategie, metodologia, mezzi, tempi e verifiche. L’Associazione Amici della Grottella fornisce un appoggio esterno ai lavori, sia attraverso la messa a disposizione di materiale librario per le possibili consultazioni, sia attraverso interventi di coordinamento al fine di rendere le scelte il più possibili omogenee e coerenti con le tematiche fissate. L’aggiornamento degli incontri viene stabilito di volta in volta dagli operatori.
Maggio 2006: I Dirigenti Scolastici prendono visione e socializzano i risultati dei lavori svolti dai Docenti. Inoltre:
a. individuano la scuola capofila per la manifestazione josefina cittadina, fissata per marzo 2007. La scelta del 3° Istituto Comprensivo, Dirigente è il Prof. Vincenzo Mastrangelo, è motivata dalla presenza in esso di molti docenti che già in passato hanno aperto il solco della ricerca josefina e quindi sono depositari di materiale utile sia per le consultazioni, sia per le nuove ricerche;
b. delegano i rispettivi docenti referenti del progetto alla scelta del tema della propria scuola per la manifestazione cittadina;
c. concordano l’opportunità di privilegiare, almeno per il 1° anno, il criterio del tema libero;
d. stabiliscono alcune caratteristiche generali della manifestazione josefina cittadina (luogo, intese sull’organizzazione, ecc.);
e. convergono sulla opportunità di organizzare una settimana josefina presso il Palazzetto dello sport dell’Istituto Commerciale “Bachelet” per portare a conoscenza di tutti gli alunni di pari corso dei lavori svolti dalle diverse comunità. Tanto, per la valenza pedagogica del momento di aggregazione vissuto e per l’ulteriore acculturazione josefina per tutti.
Giugno 2006: i Docenti Refernti del Progetto fissano i seguenti temi per la manifestazione cittadina del 2007:
a. 1° Ist. Comprensivo: giocattoli e giochi organizzati nei vicoli e nelle coorti ai tempi di San Giuseppe;
b. 2° Ist. Comprensivo: la famiglia ed i mestieri ai tempi di San Giuseppe (ved. lavoro realizzato);
c. 3° Ist. Comprensivo: l’abbigliamento nel 1600 (ved. lavoro realizzato);
d. 4° Ist. Comprensivo: la musica ed i canti nel 1600.
e. I.P.S.C.T.: alimentazione ed economia nel 1600;
f. I.T.C. “Bachelet”: aspetti di povertà e ricchezza al tempo di San Giuseppe;
g. Liceo Scientifico: l’obbedienza in San Giuseppe, negli scritti dell’abate Rosmi.
Novembre 2006 - Marzo 2007: Si sono svolti incontri di aggiornamento presso il Santuario San Giuseppe per la messa a punto dei lavori curriculari ed extracurriculari. Emerge quanto segue:
a. Da Settembre 2006 le Comunità Scolastiche di Copertino ospitano nei rispettivi POF di Istituto le U.D.A. josefine;
b. Si soprassiede per l’anno 2007 alla manifestazione cittadina per non aver completato i lavori programmati;
c. La settimana josefina si svolgerà nel mese di Maggio presso il palazzetto dello sport dell’ITC “Bachelet” secondo il seguente calendario:
• Lunedì: Scuola dell’Infanzia di tutti i Comprensivi;
• Martedì: Scuola Primaria, 1° e 2° Comprensivo;
• Mercoledì: Scuola Primaria, 3° e 4° Comprensivo;
• Giovedì: Scuole Medie Inferiori di tutti i Comprensivi;
• Venerdì: Scuole Superiori.
CONCLUSIONI
Da quanto prodotto si deduce che in itinere il lavoro si è caratterizzato per la saggia politica dei piccoli, ma sicuri passi; i vari momenti del progetto hanno rispettato la sequenzialità propedeutica e logico-razionale delle diverse fasi, sempre in costante rapporto con le possibilità delle unità operative di base: gli alunni; tant’è che allorquando si è pensato di saltare alcuni prerequisiti e allungare il passo, si è stati costretti al feed-back. Non ci siamo mossi con la precipua prospettiva di presentarci sul territorio, questo è stato un obiettivo secondario, ma con la tenace determinazione di penetrare lo spessore della dimensione josefina per dare senso alla ricerca e rendere ancora più viva ed aggiornata la memoria del nostro Santo; è questo il differenziale della scuola.
Un dato emerge, però: per la prima volta la scuola di Copertino, in toto, ha studiato e fatto ricerca su San Giuseppe in modo autentico e organico, cioè in modo educativo, consapevole del suo ruolo istituzionale della disponibilità delle sue risorse e perseguendo la sua finalità tesa ad ottimizzare la crescita umana degli alunni. Si è spianata una strada nella quale ci si muove secondo tappe diacroniche dove ogni arrivo diventa punto di partenza per un arrivo successivo; il che è equazione di impegno duraturo assunto. Ciò per dirla con il Montanari: “per giovare la pietà, il mettere innanzi, come in esempio ai fedeli, le azioni di un uomo di Dio”.
Abbiamo iniziato un’esperienza, ci corre un duplice impegno: rinnovare la ricerca e lasciare il testimone memoriale ai posteri perché la continuino.