Partenza definitiva del frate copertinese dalla sua città natale

MEMORIA DELLA PARTENZA DI FRA GIUSEPPE DALLA SUA COPERTINO

(20 - 27 OTTOBRE 2012)

Nella biografia di San Giuseppe da Copertino, la data del 21 ottobre 1638 segna la partenza definitiva del frate copertinese dalla sua città natale.

Per tale ricorrenza, i Frati Minori Conventuali e l'Associazione "Amici della Grottella", impegnati nelle celebrazioni del "tempo josephino" attraverso la memoria delle tappe più significative della vita del Santo, hanno promosso due momenti culturali: 20 ottobre presso il Santuario S. Maria della Grottella e 27 ottobre nel salone del vescovo, annesso al Santuario medesimo. Tema dominante del primo incontro è stata la lettura scenica degli accadimenti che hanno interessato fra Giuseppe Desa nel corso del quadriennio 1635 - 1639: visita ai conventi della Provincia di Puglia, presagi della tempesta che stava per abbattersi sul Frate, partenza da Copertino.

Lettori, in successione, sono stati Francesco Rizzo, Nadia Cordella e Mimino Esposito in rappresentanza di gruppi della Comunità dei Santuari S. Giuseppe da Copertino - S. Maria della Grottella.

Attingendo all'opera del biografo P. Gustavo Pariscianni "S. Giuseppe da Copertino ed alla produzione letteraria di Cosimo Esposito "Le ali della croce", Antonio Leo, vicepresidente dell'Associazione "Amici della Grottella", ha curato il coordinamento dei testi proposti (visualizza qui i testi). Le tre letture sono state intramezzate da brani musicali josephino-mariani composti, musicati ed eseguiti da Primo Alemanno accompagnato dagli alunni della V A della scuola Primaria dell'Istituto Comprensivo Polo 3 di Copertino e da un quartetto musicale femminile al suo debutto.

Presentatore della serata è stato P. Giovanni Iasi, presidente dell'Associazione.

Il secondo momento culturale ha dato vita alla rappresentazione teatrale "sospettato di santità".

L'opera teatrale, scritta dal prof. Cosimo Trono, è stata rappresentata il 27 ottobre u.s. nel salone del vescovo presso il Santuario S. Maria della Grottella in Copertino, con la regia di Francesco Camisa e la collaborazione del prof. Francesco Gaballo; la scenografia a cura di Gianluca Chirivì.

L'opera descrive le fasi del processo subito da Fra Giuseppe da Copertino nel mese di novembre 1638, presso il Tribunale del Santo Uffizio di Napoli, a seguito della denuncia di "affettata santità e abuso della credulità popolare" per i fatti di Giovinazzo. Si sviluppa in tre atti, che sono i tre giorni di comparizione davanti al Tribunale.

Fra Giuseppe, nel corso dell'interrogatorio, risponde timoroso alle domande alle quali i giudici lo sottopongono, cerca di far comprendere ai giudici la sofferenza che prova nelle situazioni estatiche che si impossessano di lui, in alcuni momenti della celebrazione della Santa Messa; ma si rivela sicuro e tranquillo quando è sollecitato a rispondere sulle verità della Dottrina Cattolica e sui misteri della fede cristiana.

Non mancano i testimoni che cercano di sminuire la persona del frate, che cercano di metterlo in cattiva luce sostenendo la falsità delle sue estasi e dei suoi comportamenti.

È un travaglio che fra Giuseppe sopporta con dignità, aiutato e sostenuto dalla sua convinta obbedienza verso i Superiori e dal suo grande abbandono alla volontà di Dio.

L'intermezzo musicale tra i tre atti è stato curato da Salvatore Mariano che ha eseguito brani musicali josephino-mariani.

Questi gli interpreti:

Due momenti culturali storicamente e biograficamente collegati che hanno offerto ai partecipanti una opportunità di acculturazione josephina intorno al vissuto 1635-1639 di Fra Giuseppe Desa, ricco di vicissitudini e di sofferenza, ma anche di preludio al riconoscimento della sua santità.

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